mercoledì 25 aprile 2012

L'Enigmista

C'è un fantasma che si aggira per il reparto.
Tutti ne sono a conoscenza, ma nella foga del lavoro quotidiano uno tende a dimenticarselo. Sei lì che schizzi da una parte all'altra della corsia perché è arrivato il nuovo paziente, e la signora laggiù deve andare a fare i raggi, e vai a dire all'infermiera di dare una pastiglia a questo qui perché sennò gli scoppia un'arteria, e scansati che arriva il carrello dei pasti. E fin qui tutto bene.
Poi, una volta succede che ti stai facendo gli affari tuoi, magari stai andando a prendere la pressione alla signora del letto in fondo che c'ha una faccia che non mi piace. E sei lì, col tuo sfigmo in una mano e lo stetoscopio attorno al collo, che percorri la corsia pensando al fatto che quando tornerai il professore ti farà una domanda trabocchetto su uno dei pazienti che hai appena visitato, e quindi cerchi di fare mente locale per sviscerare qualunque possibile domanda bastarda che gli potrebbe venire in mente.
Quando ad un tratto...


"Dottoressa!"


Ahia. Ecco, me n'ero dimenticata. Perché c'è sempre lei, seconda stanza a destra, che ti tende gli agguati quando meno te lo aspetti. Lei, l'Enigmista.
L'Enigmista è una donna subdola. Ha un aspetto giovanile e l'occhio acuto, il che potrebbe portarti a pensare che sia una donna ragionevole, con la quale si può discutere in serenità delle sue condizioni di salute.
Niente di più sbagliato.
L'Enigmista è arrivata un paio di settimane fa, dopo essere svenuta in bagno mentre faceva i suoi affari. Grazie al cielo, prima di essere trasportata di corsa al pronto soccorso è riuscita ad acchiappare la cartellina con tutti i suoi vecchi esami e ricoveri, così siamo riusciti a farci un'idea della sua storia (avremmo potuto chiederla a lei, mi dite? Poveri illusi). In pratica, 'sta donna entra ed esce dagli ospedali da un sacco di tempo per problemini di poca importanza, compresa questa storia degli svenimenti. Nei precedenti ricoveri l'hanno rivoltata come un calzino per riuscire a capire cosa li causasse, e anche noi in questo paio di settimane ci siamo spremuti le meningi per trovare la causa, ma purtroppo, mi dispiace dirlo, senza successo. Del resto, anche i medici non hanno la palla di cristallo, e se pure siamo riusciti a trovare con gli esami qualche anomalia nel suo cuore, non esiste una maniera di curarla né di prevenire gli svenimenti.
Quindi, gliene abbiamo parlato ed abbiamo concordato una serie di misure preventive e di controlli da effettuare in futuro, in modo da prevenire (o comunque diminuire) i suoi disturbi.


Solo che lei non l'accetta. Voglio dire, si fida di ciò che le abbiamo detto e dei risultati degli esami, ma non riesce ad assimilare il concetto che non ci sia una vera e propria causa per i suoi disturbi. Ed, essendo l'Enigmista, ti mette subdolamente in croce per questo.


"Dottoressa!"
Sigh... "Mi dica, cara."
"Senta un po', cos'ha detto il cardiologo?"
Aridaje. "Ha detto che il suo cuore va un pochino lento, e che è per questo che ogni tanto le gira la testa."
"Ah. Quindi adesso mi date qualcosa per farlo andare più veloce?"
"Non posso, cara, sennò poi gli occhi le schizzano fuori dalla testa."
"Come?"
"Niente. Volevo dire, la sua pressione è troppo alta per darle qualcosa per il cuore. Se lo deve tenere così."
"Ah. Senta, ma è possibile che sia l'intestino a darmi tutti questi disturbi?"


In questo momento, qualcosa si rompe dentro di te. Perché sta per iniziare la solita solfa, e tu lo sai. Hai già sentito e risentito questa storia un miliardo di volte, ma sai che non hai scampo. Quindi ti fai forza e ti attacchi allo stipite della porta, in attesa che passi la piena.


"Perché io ho l'intestino pigro, sa? Ho le feci dure. E quando devo andare in bagno con l'intestino, spingo, spingo, spingo, e poi mi gira la testa. Problemi di didistione, lo sa? [Dice proprio così, "didistione", lo giuro sulla laurea che ancora non ho.] Perché non faccio abbastanza succhi gastrici. L'altra sera avevo nausea, quindi mi sono fatta dare una camomilla e del bicarbonato, e poi ho fatto i succhi gastrici e la nausea mi è passata. Dice che è per questo che mi vengono i capogiri, dottoressa? Perché do tutte quelle spinte?"
"No, signora, non credo. Mi ha detto che le è successo anche per strada, quando non era in bagno."
"Ah, sì, quella volta che ero con la mia amica davanti al suo negozio. Stavamo andando per vetrine, sa. A un certo punto mi si è annebbiata la vista e mi sono sentita tutta formicolare, e se non mi prende la mia amica vado per terra."
"Sì, signora, lo so, signora. Me l'ha raccontato anche ieri."
"E allora dice che non è l'intestino che mi causa questi disturbi?"
"No, signora, credo di no."
"Ah." Attimo di pausa, forse sono salva, cominci a inalberare il sorriso dell'arrivederci... "Senta, l'esame delle urine cos'ha detto?"
Vogliomorire. "Niente, signora, non c'era nulla."
"Ah. Perché mi dava fastidio quando urinavo, capisce, quindi ho fatto la pipì in un barattolo e l'hanno portato a esaminare."
"Sì, signora, l'hanno esaminato ma hanno detto che non c'era niente."
"Ah. Ma se ci fosse stato qualcosa, poteva essere quello a causarmi questi disturbi?"
Occhiatina in fondo al corridoio: la signora a cui dovevi andare a prendere la pressione sta diventando blu. "Non credo, signora. Adesso devo andare, signora, ripasso più tardi." Tra una settimana, magari.
"Va bene. E il primario cosa dice, che mi manda a casa?"
"Sì, signora, la mandiamo a casa dopodomani."
"E se mi tornano gli svenimenti?"
"Ci chiami e ci pensiamo noi. Devo andare, signora."
"Va bene. Ma per l'intestino...?"
Sfrecci via come una saetta, a costo di sembrare maleducata, mentre accanto a te ci sono altri venti pazienti che reclamano le tue attenzioni.
Per oggi te la sei cavata a buon mercato, ma sai benissimo che l'Enigmista non demorde. Potrà andarti bene una volta o due volte o anche dieci volte, ma sai bene che lei è lì che aspetta.


Te.

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