Sottotitolo: del Power Point per la discussione della tesi.
No, dai, parliamone.
Non conosco lo stato delle altre università del mondo, ma la mia è veramente tragica. Vi lascio qualche immagine a scopo esplicativo.
- La biblioteca di facoltà (di una facoltà che, a occhio, conterrà più o meno un 2000 studenti) possiede un totale di n. 32 (trentadue) posti a sedere per studiare. No, non è uno scherzo, li ho contati uno per uno. Ed è aperta fino alle 17 solo tre giorni alla settimana, negli altri due se non te ne vai all'una ti chiudono dentro assieme ai tuoi libri e buonanotte.
- Non abbiamo una mensa né una caffetteria, ed è vietato mangiare all'interno delle aule. Il nostro vecchio preside, passando una volta davanti ad una fila interminabile di studenti che sgranocchiavano tristemente il loro panino seduti sul muretto dell'aiuola, ha almeno avuto il buon senso di nascondere la faccia con aria vergognosa. Vi lascio immaginare le bestemmie durante i giorni di pioggia.
- L'aula multimediale, dotata di ben 12 computer, apre alle 10 e chiude alle 16. Il famigerato sportello dello studente, invece, è aperto al pubblico per un totale di 16 ore alla settimana. Perché la voglia di lavorare ci attanaglia.
Corridoi dell'università all'ora di pranzo. |
Però, quando si tratta di fare bella figura, la nostra facoltà non è seconda a nessuno. In particolare per quanto riguarda le sessioni di laurea, momento storico in cui i genitori di noi poveri disgraziati fanno capolino per la prima volta in università a vedere per cosa cavolo hanno speso tutti quei soldi.
Breve elenco della roba che ho dovuto scrivere/compilare e scarrozzare in giro per ottenere il diritto di laurearmi:
- domanda di laurea (compilata on line, e poi portata a mano allo sportello: vedi post esplicativo)
- questionario Almalaurea (come se servisse a qualcosa, ma vabbè)
- marca da bollo
- certificazioni su tirocini ed attività extracurriculari (qui servirebbe un post apposito, che vi risparmio perché facciamo notte)
- modulo apposito per indicare il titolo della tesi, in italiano e in inglese
- modulo per indicare le date in cui era disponibile il mio relatore
- tesi (quasi me la dimenticavo...)
- CD con la tesi
- riassunto della tesi (o meglio, abstract), da mandare alla commissione di laurea
- presentazione in Power Point per la discussione.
Ora, permettetemi un rapido excursus sull'abstract (wazz'ammerigan boy).
La mia tesi, ve lo anticipo, non è un granché. Fondamentalmente tratta di gente che morirà di qui a poco, ecco, per dirla in breve. Ciò nonostante, ci ho messo ben 7 mesi a raccogliere i dati necessari, più altri 5 per elaborarli e per scriverla: totale, un anno tondo tondo.
Quindi, il fatto che tu mi chieda un riassunto, con licenza parlando, mi sta enormemente sulle balle. Ci ho messo un anno di vita a completarla, per Giove. Se vuoi sapere di cosa parla, leggila. Non dico tutte e 68 le pagine, per l'amor di Dio, sai mai che ti caschi qualche diottria; ma almeno per la parte sullo studio potevi anche fare questo sforzo. Son 10 facciate. Portatele sul cesso dopo una cena a base di burrito e sfogliale, ci si mette niente, te l'assicuro.
Comunque.
La parte più figa è sicuramente quella del Power Point. Sì, perché siccome nella mia università siamo internescional, la discussione della tesi prevede che tu esponga una presentazione in ppt davanti a una folla di parenti dallo sguardo vacuo, mentre i membri della commissione se la dormono beatamente alle tue spalle.
Ora, devo avervelo accennato da qualche parte in queste confuse pagine, ma io ho un terrore patologico di parlare davanti a tanta gente. Non ci posso fare niente. Mi si secca la lingua, mi si attiva la sudorazione e mi trovo ad ansimare come Lassie, e ad avere più o meno lo stesso odore.
Oltretutto, la presentazione ha un limite di 10 minuti, oltre il quale non si può sforare. Un po' come quando si gioca a scacchi, se ci stai a pensare troppo a un certo punto risuona il *TINNNNG* del timer e sei eliminato. Il problema è: a quante slide corrispondono 10 minuti? E come faccio a farci stare dentro un anno di lavoro? Devo per forza glissare su alcuni punti, ma se poi viene fuori l'impressione di un lavoro raffazzonato? E se mi incanto, cosa estremamente probabile, e sforo il tempo massimo consentito?
Insomma, lo stress da laurea sta raggiungendo livelli epici. Oltretutto, dopo essere riuscita a mantenermi sana surante tutto l'inverno (con stratagemmi assurdi, tipo coprirmi precipitosamente la bocca e il naso con la manica ogni volta che un mio collega starnutiva, cosa che non ha assolutamente alimentato i sospetti di ritardo mentale che aleggiano sulla mia testa), qualcuno è finalmente riuscito ad attaccarmi il raffreddore.
Caro il mio sconosciuto, che non sei in grado di tenerti per te i tuoi maledettissimi germi: sinceramente, ti auguro le peggio cose. E le mie maledizioni di solito funzionano. L'ultima persona che me le ha fatte girare abbondantemente è caduta dal motorino, ha dato una capocciata sull'asfalto e l'hanno dovuta pure operare. Certo, non era il massimo della furbizia neanche prima, ma questo non c'entra.
Statt'accuort. Te lo dico col cuore.